licenziamento senza preavviso

Licenziamento senza preavviso: quando è possibile

Oggi parliamo di Licenziamento senza preavviso, analizzando se e quando è possibile, i casi specifici in cui puoi essere applicato e tutto ciò che di altro devi sapere.

Se sei un imprenditore non puoi fare a meno di conoscere al meglio come licenziare un dipendente, sia che si tratti di licenziamento disciplinare, o di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Il Preavviso di licenziamento è sempre obbligatorio? Leggi l’articolo e scopri tutto quello che devi sapere !

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Il Preavviso di Licenziamento

Per regola generale il licenziamento e le dimissioni del lavoratore devono essere preceduti da un periodo di preavviso.

Il preavviso di licenziamento è il lasso di tempo che intercorre tra la comunicazione del licenziamento e l’ultimo giorno di lavoro in azienda. 

Tale periodo svolge la funzione di consentire alle parti di riorganizzare le proprie attività in vista dell’interruzione del rapporto.

Nel caso del licenziamento intimato dal datore di lavoro, in particolare, il preavviso ha la funzione di evitare al lavoratore di essere privato da un giorno all’altro della retribuzione, nonché di concedergli un periodo in cui cercare un nuovo impiego.

Durante il periodo di preavviso, la cui durata è generalmente determinata dal CCNL, il rapporto di lavoro prosegue normalmente, con la conseguenza che il lavoratore sarà tenuto ad eseguire la propria prestazione lavorativa e che il datore di lavoro dovrà corrispondergli la retribuzione.

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Quando è obbligatorio il preavviso

Il preavviso si applica solo ai rapporti a tempo indeterminato. 

È quindi escluso il lavoro a termine, perché contratto pensato per sopravvivere fino alla data di scadenza e in cui il recesso anticipato è possibile esclusivamente in presenza di giusta causa (quindi licenziamento in tronco o senza preavviso) o per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Leggi l’articolo Licenziare un dipendente a tempo determinato.

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Licenziamento senza preavviso: quando è possibile

Se la regola generale impone di concedere il preavviso, ciò non toglie che vi siano alcuni casi in cui il datore di lavoro può recedere senza essere soggetto a tale obbligo:

Nel caso di licenziamento per giusta causa (noto anche come licenziamento “in tronco”) è concesso al datore di lavoro di recedere senza preavviso in quanto tale fattispecie di licenziamento è giustificata dal verificarsi di una causa talmente grave da non consentire la prosecuzione, nemmeno provvisoria, del rapporto. Leggi anche gli articoli sul Licenziamento disciplinare e sul licenziamento per giustificato motivo soggettivo.

Altro caso di recesso datoriale senza preavviso è quello del lavoratore assunto in prova, per il quale il codice civile prevede che, sia il lavoratore che il datore di lavoro, durante il periodo di prova, possano recedere senza obbligo di preavviso.

Al di fuori dei casi sopra esaminati, qualora il datore di lavoro non intenda proseguire il rapporto durante il periodo di preavviso (c.d. preavviso non lavorato), esso dovrà corrispondere la relativa indennità, equivalente all’importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso.

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Conclusione

In questo articolo abbiamo parlato del Licenziamento senza preavviso. Ricordati che il preavviso è sempre necessario a meno che si tratti dei casi sopra citati. Nel caso in cui il Preavviso non viene dato ed era necessario, subentra l’obbligo di versare un’indennità sostitutiva, il cui ammontare è definito dal CCNL.

Ricordati che quando si parla di Licenziamento si entra in una questione davvero delicata e commettere errori è all’ordine del giorno. Ecco perché scegliere di rivolgersi ad un Avvocato che si occupa proprio di licenziamenti farebbe un’enorme differenza.

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