Sblocco
licenziamenti 2021
le novità

In questo articolo parliamo dello Sblocco Licenziamenti e delle novità che riguardano le possibilità di licenziare un dipendente oggi.

A causa dell’emergenza epidemiologica in corso infatti, al fine di salvaguardare il livello occupazionale e garantire ai lavoratori di continuare a percepire una fonte di reddito, il Decreto Cura Italia ha introdotto il divieto di comminare licenziamenti individuali e collettivi per giustificato motivo oggettivo, ovvero per ragioni attinenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro.

Sblocco licenziamenti: cosa c'è da sapere

Qui occorre subito fare una precisazione: anche durante i periodi più acuti della pandemia non è mai stata preclusa per il datore di lavoro la facoltà di disporre licenziamenti disciplinari giustificati dalle condotte inadempienti dei propri dipendenti; ciò che era ed in parte è tuttora (pur con le precisazioni che vedremo tra poco) vietato, è esclusivamente il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, licenziamento individuale o licenziamento collettivo. Questo significa che il datore di lavoro che intenda licenziare un proprio dipendente per gravi inadempienze, ovvero ciò che riguarda il Licenziamento disciplinare o il Licenziamento per Giusta Causa o Licenziamento per giustificato motivo soggettivo, lo può fare e ha sempre potuto farlo!

Fatta questa precisazione, cerchiamo ora di vedere in linea generale qual è la disciplina attuale in materia di blocco e sblocco dei licenziamenti, con la precisazione che il legislatore ha optato per una apertura graduale dei licenziamenti, mantenendo ancora in vigore il blocco per i settori maggiormente colpiti dalla pandemia.

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Per chi è possibile "lo sblocco"

A partire dal 01.07.2021 sono liberi di comminare i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo solamente quelle aziende che rientrano nel campo di applicazione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, quali ad esempio le imprese che operano nel settore industriale o edile, a condizione che non usufruiscano della stessa cassa integrazione, di cui possono beneficiare fino al 31.12.2021, in quanto in tal caso il divieto rimarrebbe per tutto il periodo in cui ne beneficiano.

Chi è ancora tutelato

Per tutte le altre aziende, ovvero per quelle che operano nei settori del turismo, del commercio, degli stabilimenti balneari, tessile, nonché tutte le imprese che hanno diritto all’assegno ordinario, alla cassa integrazione salariale in deroga o alla cassa integrazione operai agricola, invece, il divieto di licenziamento rimane in vigore fino al 31.10.2021 a prescindere dall’eventuale utilizzo degli ammortizzatori sociali.

Al quadro generale che vi ho appena descritto, inoltre, occorre fare una precisazione per le imprese del turismo del commercio che decidano di usufruire dello sgravio contributivo previsto dall’art. 43 del decreto legge 73/2021 in quanto, in tal caso, per queste aziende il divieto di licenziamento non cessa più il 31.10.2021 bensì il 31.12.2021.

Sblocco licenziamenti: conclusioni

In questo articolo abbiamo parlato dello Sblocco Licenziamenti e di ciò che ad oggi è possibile per un datore di lavoro a seconda della categoria alla quale appartiene la sua azienda. I settori maggiormente colpiti dalla pandemia infatti continuano ad essere maggiormente tutelati.

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